I FANTASMI CHE INSEGUO.

« Io torno da un bel viaggio a Hong Kong dove sono andato a fare un budget per l’eventuale trasferimento. Da lì sono passato a Macao per due giorni. I casinò, le vecchie strade, l’odore di marmellata che esce dalle fumerie d’oppio, i coolies e le vele marroni delle grandi giunche che solcano un mare melmoso e viscido m’hanno portato via.

Ero con un amico e collega del «Corriere della Sera» che lascia l’Asia dopo due anni di guerre, rivoluzioni, colpi di Stato che abbiamo coperto assieme. Era una sorta di ultimo tango a Macao. Abbiamo perso i pochi dollari che c’eravamo portati dietro, ma da questo come altri viaggi ne ritorno con sensazioni che una volta a Firenze mi si colorano di languida nostalgia che mi rendono la vita impossibile e mi spingono alla fuga, al ritorno.

Il problema è qui. C’è chi come te ha il mondo dentro o nel giardino di casa. Altri come me non ne hanno alcuno e lo continuano a cercare dappertutto e questa ricerca è di per sé un mondo. Forse un giorno riuscirò a trovare all’Orsigna tutti i fantasmi che inseguo ora per le vie dall’Asia. »

─ Tiziano Terzani, lettera inedita da Singapore, 30 dicembre 1974.

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